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    Viterbo Via Garbini, 51 Il nostro obiettivo: La cura dei tuoi occhi con le ultime tecnologie ANGIO-OCT Heidelberg Ultima frontiera nello studio dell'ultra struttura retinica con possibilità di studiare anche le strutture vascolari responsabili di patologie quali degenerazioni maculari Trattamenti Chirurgici CHIRURGIA DELLA CATARATTA FACOEMULSIFICAZIONE FEMTOCATARATTA LASER LENTE INTRAOCULARE MULTIFOCALE

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    Radiobisturi Superpulsato ​ E' un elettrobisturi con frequenza 1750 Khz che permette di ridurre al massimo il danno tissutale, ottenendo un rapido decorso post operatorio. E' Dotato di sofisticati sistemi che consentono di operare nella massima sicurezza. E' usato nei centri di chirurgia oftalmoplastica. Capace di operare in continuo singolo impulso, con durata minima di 10 millisecondi autoripetizioni superpulsato Utile nei piccoli interventi ambulatoriali come calazio, xantelasmi (asportazione diretta o per scioglimento), ma anche nella trichiasi (ciglia rivolte all'interno dell'occhio).

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    HRA Heidelberg ​ Strumento con particolari caratteristiche: · elevata sensibilità che permette di usare una quantità minima di fluoresceina endovena · possibilità di ottenere una fotografia del fundus senza dilatare la pupilla · ricostruzione automatica delle immagini retiniche · adatto ad eseguire l'autofluorescenza · acquisisce fotogrammi e video della retina ​ ​ ​ Autofluorescenza Cosa é L'occhio normale presenta una debole fluorescenza spontanea emessa da depositi di lipofuscina nelle cellule dell'epitelio pigmentato della retina; esistono però delle lesioni con autofluorescenze tipiche di alcune patologie. Nello studio oculistico di Viterbo è presente l' HRA Heidelberg, dotato di particolari filtri capaci di rilevare gli accumuli patologici di lipofuscina. ​ A cosa serve Le alterazioni dell'epitelio pigmentato retinico possono creare aree iperautofluorescenti per accumulo di lipofuscina, aree ipoautoflurescenti sono invece dovute ad assenza dell'epitelio pigmentato o a strutture fisiologicamente o patologicamente non autofluorescenti. Considerando che la concentrazione di lipofuscina (aumentando negli anni di vita) all'interno di queste cellule ne caratterizza la vitalità, questo esame è utile nella: · degenerazione maculare senile · presenza di drusen · epiteliopatia retinica · retinite pigmentosa · corioretinopatia sierosa centrale · malattia di Best ​ Come si esegue Dopo instillazione di gocce per dilatare la pupilla, il paziente si siede davanti allo strumento fissando una mira luminosa davanti a sé. Non viene iniettato alcun colorante o mezzo di contrasto. Si acquisiscono numerose immagini della retina che lo strumento elabora unendole per aumentarne i contrasti tra le strutture retiniche- E' quindi un esame non invasivo e di facile esecuzione. Fluorangiografia Cosa è La fluorangiografia è lo studio della retina e del nervo ottico dopo l'iniezione endovena di un particolare colorante (fluoresceina) che permette la visualizzazione dei vasi retinici, eseguita con uno strumento dotato di particolari filtri. Attualmente si utilizzano apparecchi digitali che limitano il disagio del paziente legato alla forte esposizione luminosa dell'esame, permettendo l'acquisizione sia di fotogrammi che di video così da non pordere possibili fotogrammi necessari alla diagnosi. La fluoresceina non è un mezzo di contrasto né una sostanza radioattiva ma semplicemente un colorante. ​ ​ ​ ​ ​ A cosa serve Nell'occhio normale la fluoresceina non fuoriesce dai vasi retinici, ma in alcune patologie questi si alterano e avvengono delle diffusioni di colorante tipiche. Esistono particolari strati della retina che schermano la fluoresceina, se alterati compaiono aree ipo o iperfluorescenti. Serve nella diagnosi e nel decorso di: · retinopatia diabetica · degenerazione maculare senile · retinopatia sierosa centrale · trombosi della vena centrale e di branca retinica · occlusione dell'arteria centrale retinica · patologie vascolari o infiammatorie del nervo ottico · infiammazioni della coroide ​ ​ ​ ​ Preparazione Sono necessari alcuni esami del sangue che saranno indicati al paziente, una visita cardiologica e l'assenza di allergie a particolari farmaci. per questo esame è necessario dilare la pupilla, perciò è opportuno venire accompagnati. Come si esegue Dopo aver dilatato la pupilla, si eseguono alcune foto del fondo oculare. Successivamente si inietta endovena la fluoresceina e si acquisiscono ulteriori immagini o video per la durata di pochi minuti. Il colorante (floresceina) conferisce un colorito giallastro alla cute per alcune ore, venendo poi eliminato con le urine che assumeranno un color marsala. E' un esame di norma ben tollerato, raramente compare nausea o disturbi respiratori. Il referto viene consegnato dopo a.

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    OCT L’OCT (tomografia ottica a radiazione coerente) è un esame non invasivo che fornisce delle immagini ad elevata risoluzione di scansioni a strati (tomografiche) della parte centrale della retina (macula) e della testa del nervo ottico (papilla) e della cornea. L’analisi computerizzata dei tessuti permette di ricostruirne la struttura per piani (a due dimensioni) e per volumi (a tre dimensioni). L’OCT si basa su una tecnica di misurazione ottica chiamata interferometria a bassa coerenza. A cosa serve l' OCT ​ L’OCT è indicato nei pazienti nei quali si sospetta una malattia della cornea, della retina e del nervo ottico. L’OCT fornisce informazioni sulle alterazioni strutturali della retina, identificandone con precisione la sede. Permette, inoltre, la misurazione automatizzata dello spessore dei tessuti (utile per monitorare l’evoluzione nel tempo delle malattie) e della cornea, analizzandone le alterazioni strutturali e identificando la profondità delle lesioni. La tomografia ottica a radiazione coerente è insostituibile per la diagnosi, il monitoraggio, la decisione clinica riguardo il trattamento di molte malattie della retina importanti, quali: ​​ ​ Degenerazione maculare senile e giovanili Distacco sieroso ed emorragico del neuroepitelio retinico e dell’epitelio pigmentato Neovascolarizzazione intraretinica e preretinica Retinopatia diabetica Occlusione venosa retinica Corioretinopatie acute e croniche Edema maculare Atrofia retinica Foro e pseudoforo maculare Patologie dell’interfaccia vitreo-retinica, quali trazioni vitreo retiniche, membrane epiretiniche (pucker maculare) Retinoschisi foveale Glaucoma ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​

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    ​ Laser Argon Zeiss fotocoagulazione retinica ​ ​ ​ ​ ​ Cosa è E' un fascio luminoso ad azione termica con una particolare lunghezza d'onda che attraversa i mezzi diottrici dell'occhio e impattando i tessuti interessati determina una fotocoagulazione controllata che l'oculista vede come uno sbiancamento dell'area trattata. A cosa serve La fotocoagulazione ottenuta è utile nel trattamento di numerose patologie retiniche e nel glaucoma: Retinopatia diabetica e trombosi venose retiniche: il fascio laser viene indirizzato sulle aree ischemiche per impedire lo sviluppo di nuovi vasi sanguigni anomali e lo sviluppo di retinopatia diabetica proliferante e glaucoma neovascolare. Edema maculare: spot laser di piccolo diametro bruciano i microvasi responsabili dello stravaso di fluido, favorendo il riassorbimento dell'edema. Rotture e degenerazioni retiniche periferiche: bisogna evitare che queste lesioni provochino un distacco retinico, quindi si crea una fotocoagulazione sul tessuto sano adiacente che, cicatrizzando, forma una barriera contenitiva. Glaucoma: si utilizza il fascio laser per trattare il trabecolato favorendo il deflusso dell'umor acqueo e quindi la diminuzione della pressione oculare; oppure per creare un piccolo foro sull'iride per favorire il circolo dell'umor acqueo all'interno dell'occhio, quando non fosse disponibile lo yag laser. Degenerazione maculare con membrana neovascolare: si bruciano i vasi anomali responsabili di sanguinamento e deformazione della retina sovrastante; o ggi viene usato solo per trattare i neovasi non centrali inquanto, grazie alla terapia intravitreale con farmaci antiangiogenetici, si possono trattare le lesioni centrale senza fotocoagulare il centro della retina. ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ Come si esegue Viene eseguito ambulatorialmente, dilatando la pupilla (solo nel trattamento retinico) e applicando una lente a contatto che permette all'oculista di visualizzare le aree da trattare. Durante il trattamento il paziente potrebbe avvertire alcune “punture di spillo”. In caso di retinopatia diabetica o trombosi retinica possono essere necessarie più sedute. Precauzioni Dopo il laser è opportuno evitare sforzi fisici per alcuni giorni e seguire la terapia prescritta. Il trattamento di alcune patologie retiniche può provocare un annebbiamento temporaneo della vista. ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​

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    Sirius topografia e tomografia del segmento anteriore Strumento dotato di camera di Scheimpflug. Oltre alla topografia della superficie posteriore della cornea esegue anche: ● aberrometria corneale per chirurgia refrattiva personalizzata ● pupillografia statica e dinamica ● pachimetria corneale con misurazione spessore corneale ● tomografia segmento anteriore dell'occhio con: - studio dell'angolo irido-corneale per la classificazione del glaucoma - densitometria della cornea e del cristallino per opacità corneali ed evoluzione cataratta ● analisi per lenti a contatto corneali ● analisi per impianto degli anelli intrastromali corneali per cheratocono e chirurgia refrattiva ● meibomiografia con studio delle ghiandole secretorie palpebrali ​ ​ ​ ​ Topografia Corneale Cosa è Esame strumentale che permette lo studio della curvatura corneale e le sue caratteristiche refrattive. Viene eseguita con un apparecchio elettronico che proietta anelli luminosi sulla parte anteriore dell'occhio ottenendo un'immagine riflessa dalla cornea che viene elaborata secondo diversi algoritmi. Ne risulta una mappa colorata a cui ogni colore corrisponde una curvatura e potere diottrico diverso: colori freddi rappresentano aree piatte, quelli caldi curvature maggiori. A cosa serve Lo studio della mappa corneale è indispensabile nella diagnosi e gestione di diverse patologie come: ● cheratocono ● chirurgia refrattiva, controlli pre e post intervento ● studio astigmatismi particolari ● gestione lenti corneali personalizzate ● gestione trapianto corneale ● deformazioni corneali post traumatiche o degenerative ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ Preparazione Sospendere l'uso di lenti corneali almeno 7 giorni prima. Esame non invasivo in cui non viene dilatata la pupilla. Come si esegue Il paziente, seduto davanti al topografo, fissa per pochi secondi una sorgente luminosa costituita da cerchi concentrici. Le immagini ricavate vengono elaborate, stampate, refertate e consegnate subito dopo. ​ ​ Meibomiografia Studio delle ghiandole palpebrali di meibomio essenziali per una corretta produzione del film lacrimale. Aberrometria Esame diagnostico che permette di studiare le alterazioni visive (aberrazioni ottiche) che avvengono nel passaggio del fascio luminoso attraverso le strutture trasparenti del nostro occhio fino ad arrivare sulla retina Densitometria Studio dell'opacità della cornea e del cristallino ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​

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    Laser YAG iridotomia e capsulotomia ​ ​ ​ ​ ​ Cosa è Il laser Nd Yag lavora nello spettro dell'infrarosso e ha un effetto fotomeccanico, distruttivo sul tessuto bersaglio lasciando intatta l'area adiacente. ​ A cosa serve La sua capacità di provocare microrotture è utilizzata per trattare: ● cataratta secondaria: opacizzazione della capsula posteriore del cristallino. È una sottile membrana che viene lasciata durante l'intervento di cataratta per adagiarvi la lente intraoculare. Nel tempo potrebbe opacizzarsi e pertanto si utilizza lo yag per creare un piccolo foro che permette un miglior passaggio dell'informazione visiva (luce) alla retina ed un rapido recupero visivo. ● Glaucoma ad angolo chiuso: la riduzione o assenza dell'angolo irido-corneale porta ad un rialzo importante della pressione oculare. Lo yag laser permette di creare uno o più fori sull'iride che facilitano il deflusso dell'umor acqueo riducendo il tono oculare. ​ Come si esegue E' una procedura ambulatoriale, generalmente eseguibile in una sola seduta. Può non essere necessario dilatatare la pupilla. Il trattamento si esegue applicando una lente a contatto corneale ed è indolore. ​ Precauzioni In seguito al trattamento potrebbe comparire un transitorio aumento della pressione oculare; per questo viene prescritta una adeguata terapia e consigliato un breve periodo di riposo. ​

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    EIDON Retinografia ad alta definizione a campo largo ​ ​ ​ Questo esame permette di studiare e di visualizzare il polo posteriore retinico e la media periferia retinica creando delle immagini ad alta risoluzione del fondo dell'occhio. E' possibile acquisire le immagini in modo automatico e, se necessario, è oltresì possibile acquisire le immagini in miosi (senza instillare le gocce che dilatano la pupilla). ​ La retinografia risulta essere molto importante in patologie quali le retinopatie ( diabetica, ipertensiva, ecc) e le maculopatie per poter controllare la loro evoluzione nel tempo. ​ ​

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    ANGIO-OCT Questo esame di ultima generazione permette di analizzare la vascolarizzazione del tessuto retinico senza somministrare alcun mezzo di contrasto. Per questo esame non è necessaria una particolare preparazione e può essere eseguito in miosi (senza dilatazione pupillare). A cosa serve l' OCT ​ Serve a diagnosticare e seguire nel tempo l'evoluzione di numerose patologie retiniche e del nervo ottico, ottenendo immagini di millesimi di millimetri in pochi secondi. E' utile nelle seguenti patologie: · degenerazioni maculari senili e giovanili · retinopatia diabetica · corioretinopatia sierosa centrale ​ Può sostituire la fluorangiografia retinica in molte patologie, con il vantaggio di essere un esame non invasivo.

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    Campo Visivo Manuale e Computerizzato Il Campo Visivo cosa è E' la porzione di spazio che un occhio immobile percepisce davanti a sé. Normalmente si estende fino a 60° dalla parte nasale, fino a 90° all'esterno e circa 60° in alto ed in basso. ​ ​ ​ A cosa serve L'esame del campo visivo può far emergere delle aree di ridotta sensibilità visiva che possono essere tipiche di diverse patologie come: · glaucoma · maculopatie · retinite pigmentosa · neuriti ottiche · lesioni delle vie ottiche · malattie degenerative neurologiche di pertinenza quindi sia oculistica che neurologica. Questo esame è richiesto per il rilascio e il rinnovo della patente di guida e per alcuni accertamenti medico legali Come si esegue E' un esame non invasivo in cui non viene dilata la pupilla e richiede la collaborazione del paziente. Si può eseguire con perimetro manuale o computerizzato. ​ Nel perimetro manuale il paziente fissa, con un occhio alla volta, il centro di una cupola su cui viene fatta scorrere una mira luminosa (di dimensioni progressivamente minori). Ogni volte che il paziente percepisce la mira luminosa deve premere un pulsante. ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ Nel perimetro computerizzato la mira luminosa compare fissa, con diverse luminosità e grandezze, in diversi punti della cupola. Anche in questo caso il paziente deve premere un pulsante ogni volta che percepisce la mira luminosa. L'esame ha una durata di circa 10 minuti per occhio. ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​

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    Keratron Bridge topografia e aberrometria corneale Strumento che oltre la classica topografia permette di eseguire: ● aberrometria corneale utile nella chirurgia refrattiva personalizzata ● pupillometria ● analisi per lenti a contatto corneali ​ ​ ​ ​ ​ Topografia Corneale Cosa è Esame diagnostico strumentale che permette lo studio della curvatura corneale e le sue caratteristiche refrattive. Lo strumento proietta anelli luminosi sulla parte anteriore dell'occhio ottenendo un'immagine riflessa dalla cornea che viene elaborata secondo diversi algoritmi. Ne risulta una mappa colorata a cui ogni colore corrisponde una curvatura e potere diottrico diverso: colori freddi rappresentano aree piatte, quelli caldi curvature maggiori. A cosa serve Lo studio della mappa corneale è indispensabile nella diagnosi e gestione di diverse patologie come ● cheratocono ● chirurgia refrattiva, controlli pre e post intervento ● studio astigmatismi particolari ● gestione lenti corneali personalizzate ● gestione trapianto corneale ● deformazioni corneali post traumatiche o degenerative ​ ​ ​ Preparazione Sospendere l'uso di lenti corneali almeno 7 giorni prima. Esame non invasivo in cui non è necessario dilatare la pupilla. ​ ​ Come si esegue Il paziente, seduto davanti il topografo, fissa per pochi secondi una sorgente luminosa costituita da cerchi concentrici. Le immagini ricavate vengono elaborate, stampate, refertate e consegnate subito dopo. ​ Aberrometria Studio delle deformazioni delle immagini ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ Studio applicazione lenti corneali ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​

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    Plasma RF ringiovanimento cutaneo non ablativo ​ ​ Cosa è Una specifica banda di radiofrequenza per il ringiovanimento cutaneo ​ Utilizzo Effettua un lifting non chirurgico trattando la lassità dei tessuti con un'azione di rimodellamento del collagene che porta ad una contrazione delle fibre stesse e stimola la sintesi di nuovo collagene. La contrazione avviene in modo radiale: i tessuti si distendono, si riduce la lassità della pelle e si ottiene un effetto di stiramento. Una valida ed efficace alternativa al lifting della chirurgia estetica. ​ ​ Prima Dopo ​ ​ ​ ​ ​ ​ Prima Dopo ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ ​ Come si effettua Si effettua passando ripetutamente il manipolo di cui lo strumento è dotato sulla zona cutanea da trattare. La radiofrequenza monopolare utilizzata si adatta all'impedenza del tessuto nell'area da trattare e controlla l'emissione dell'energia durante il trattamento. Non richiede anestesia. Durante il trattamento si puotrebbe avvertire una sensazione di calore. E' una tecnologia approvata dalla FDA per trattare le rughe superficiali e profonde del viso, mento e collo. Dopo il trattamento non ci sono particolari accortezze da tenere e si può tornare alle normali attività.

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